Nadia Vincenzi
La cucina è sempre stata la mia vita: ha mantenuto vivace il battito del mio cuore, riempito d’aria i miei polmoni. Mi ha regalato emozioni, gioie immense e tremende delusioni. Così è la vita, così è la ristorazione. Mi sono sempre sentita un po’ come il comandante di un veliero, capace di navigare i mari sia con il vento impetuoso che ti sospinge verso lidi felici, sia nei momenti di bonaccia che avviliscono.
Tuttavia, una condizione è fondamentale per continuare a offrire ai clienti piatti pieni d’amore: la salute. Purtroppo questo tesoro mi sta abbandonando.
Essere in prima linea, metterci la faccia, non è mai stato un obbligo per me, ma un onore. Servire gli avventori, vederli estasiati durante l’assaggio delle mie ricette, ha sempre avuto la meglio su stanchezza e acciacchi. E così mi sono trascurata, ho dimenticato di essere umana, che le stagioni passano anche per me.
Un colpo ulteriore è arrivato quando ho capito, in questi ultimi tempi, di non avere più al mio fianco collaboratori che potessero sollevarmi, schierarsi dalla mia parte. Non sono riusciti ad abbracciare il mio messaggio. Ho sperato finanche di lasciare in eredità il mio retaggio culinario. Così non è stato.
Il 31 ottobre, dunque, il ristorante “Da Nadia” si prenderà una lunga pausa. Non credo che l’imbarcazione riprenderà il largo: le avversità da affrontare mi sembrano insormontabili.
Voglio però mandare un dolce pensiero e un pizzico di speranza a chi ha dimostrato di esserci: prima di tutto la famiglia Anessi, titolare del Relais Mirabella, che ha compreso con umanità il mio sconforto. Li ringrazio davvero, sperando che questo non sia un addio e che le lacrime di questi giorni si trasformino in futuri sorrisi.
Abbraccio tutti i clienti affezionati che non mi hanno mai dimenticato, nemmeno nei tempi più bui; i critici gastronomici che hanno compreso la mia cucina nel profondo, fatta di massima qualità e semplicità.
Non dimentico i miei fornitori, fra cui spicca l’adorato Enzo di Chioggia, il “mago” del pesce. E tutti quelli che mi hanno aiutato a scoprire e ad amare ingredienti unici del nostro fantastico territorio: gli indimenticabili formaggi di Basilio di Vastogirardi, i pomodori, i cereali, tutti gli ortaggi e i vini che hanno incontrovertibilmente contribuito al successo del ristorante in questi lunghi anni.
Infine ci tengo a ringraziare Giovanni Maggio, che mi è sempre stato accanto e mi ha supportato in questa parte finale della mia avventura nel mondo della ristorazione. Lo ha fatto non solo con la sua professionalità ma anche a livello personale.
Non voglio tuttavia ammainare completamente le vele. La vita è piena di sorprese, e magari un giorno starò meglio. Ritroverò energie, speranza, chissà.
Saranno emozioni che custodirò gelosamente nella mia anima e nella mia memoria
Per Aspera Ad Astra.
Con affetto, Nadia Vincenzi.
Nadia Vincenzi
Romagnola d’origine, da 30 anni è regina incostrastata della cucina italiana e tutto ciò che è oggi è il portato di un lungo e felice training nel ristorante di famiglia in Molise.
Intraprende il suo gratificante e talentuoso percorso nell’ambito della ristorazione presso il ristorante “San Giuseppe” di Rovato (Bs), per poi proseguire presso il ristorante “Al Desco” di Sarnico (Bg). Il ristorante, negli anni, ha ottenuto diversi riconoscimenti, grazie alla tenacia e caparbietà di Nadia, essenza del locale, nonchè creatrice indiscussa di tutto ciò che propone.